Ex Convento di San Francesco – Castellammare di Stabia
L’Ex Convento di San Francesco a Castellammare di Stabia è stata interessato da un intervento di restauro e rifunzionalizzazione. L’Intervento è stato finanziato ai sensi dell’Articolo 1, commi 9 e 10, della legge 23 dicembre 2014, n. 190/2015. Il Cantiere è in fase di avvio.
Importo dei lavori: € 4.000.000,00
R.U.P.: Soprintendente Arch. Mariano Nuzzo
D.L.: Arch. Brunella Como

Il convento di San Francesco d’Assisi fu eretto per iniziativa del sovrano Carlo II d’Angiò, ma se ne hanno notizie solo a partire dall’anno 1311. L’assetto architettonico definitivo del complesso francescano, fu in gran parte compiuto alla metà del XVII secolo grazie all’intervento di Cosimo Fanzago.
L’intervento di restauro e rifunzionalizzazione mira alla valorizzazione degli edifici monumentali ma anche alla reale significativa riqualificazione del contesto. Si è previsto di destinare a nuove funzioni le parti dell’ex complesso di proprietà della Curia che attualmente sono in stato di abbandono. I locali al piano terra afferenti al chiostro saranno allestiti per eventi culturali, quelli al primo piano saranno destinati alla formazione scientifica e culturale dei giovani di Castellammare, infine, quelli al secondo piano ospiteranno un Ostello della gioventù.
Il progetto di architettura, nel prendere atto delle trasformazioni significative subite dal corpo di fabbrica nel corso del tempo, rintraccia modalità compositive tese a recuperare il carattere morfologico e formale del convento senza seguire la logica del mero ripristino. I bracci del convento, ricostruiti per il primo e il secondo livello negli anni Cinquanta, vengono recuperati introducendo nuovi solai lignei e riproponendo la distribuzione caratteristica del corridoio centrale che serve gli ambienti laterali (ex celle dei monaci). Il tetto a due falde che caratterizzava morfologicamente i volumi viene riproposto. Lo spazio claustrale viene recuperato nel suo costituire il fulcro dell’architettura conventuale, il cuore delle attività reinsediate. Il portico con volte a crociera viene restaurato recuperando tutte le tracce dei dipinti murari settecenteschi con decorazioni a grottesca e tutti i frammenti delle pavimentazioni originarie. Viene riproposto il disegno a croce dei percorsi del chiostro che definivano le aiuole, segnato il punto centrale con una fontana e recuperato il pavimento originario in basoli. Vengono restituite le quinte prospettiche delle facciate, caratterizzate dalla successione di semplici finestre al di sopra della cornice marcapiano che conclude il porticato. Sulla facciata ovest corrispondente alla scuola comunale viene proposta l’apposizione di un rivestimento ligneo per equilibrare l’alterazione formale dovuta all’introduzione di aperture non coerenti nel corso del tempo.


Ultimo aggiornamento
26 Maggio 2025, 08:38