Archeologia subacquea
L’archeologia subacquea è un campo affascinante che si occupa dello studio dei resti culturali e storici che si trovano in ambiente sottomarino, ma anche nei fiumi, nei laghi e negli oceani, come relitti di imbarcazioni, città e porti sommersi, reperti mobili, ecc. Questo tipo di archeologia offre una prospettiva unica sulla storia umana, rivelando informazioni preziose su antiche civiltà, commerci marittimi, dinamiche insediative e interazioni culturali.

Nei Campi Flegrei, l’archeologia subacquea è particolarmente interessante a causa della presenza di fenomeni vulcanici e sismici che hanno influenzato la geografia e la storia dell’area.
La Soprintendenza ABAP per l’Area Metropolitana di Napoli, grazie al supporto dell’Ufficio Archeologia Subacquea formalmente istituito nel settembre del 2023, annovera tra i suoi compiti istituzionali e in relazione ai beni situati nelle acque marine e interne del territorio di competenza, attività di tutela, gestione e valorizzazione, del patrimonio culturale subacqueo di cui all’articolo 94 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, e si occupa in particolare di:
- inventariare, proteggere, conservare e gestire il patrimonio culturale archeologico sommerso e quello archeologico e paesaggistico delle fasce costiere;
- eseguire sopralluoghi ed ispezioni allo scopo di controllare la consistenza e lo stato di conservazione dei resti archeologici sommersi e di effettuarne la documentazione e il recupero, quando ciò sia necessario per evitare il pericolo di trafugamenti o la perdita dei reperti;
- esaminare i progetti ed esprime pareri in merito alla realizzazione di opere che interessino i fondali ed il sottosuolo in ambiente marino, lacustre ed umido;
- svolge ricognizioni, prospezioni, scavi, documentazione e recupero di reperti;
- sviluppa programmi di tutela e di ricerca per i quali elabora progetti specifici;
- promuovere forme di fruizione turistica sostenibile;
- opera un costante monitoraggio delle strutture balneari dislocate lungo la costa di competenza, affinché vi sia armonia tra la salvaguardia del valore naturalistico e culturale e lo sviluppo di un turismo consapevole e sostenibile.
La proficua collaborazione con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, il Nucleo Carabinieri Subacquei di Napoli e il Gruppo Sommozzatori della Polizia di Stato, insieme al supporto logistico ed operativo delle Capitanerie di Porto e della Guardia di Finanza Nucleo Elicotteri, ha permesso di effettuare attività preventive sui siti, monitorare lo stato del patrimonio conosciuto ed acquisire elementi informativi nuovi, anche sulle emersioni causate dal bradisismo. Hanno supportato l’attività di ricognizione, documentazione fotografica e di georeferenziazione dei siti oggetto di tutela, nonché’ l’accertamento e la verifica delle segnalazioni giunte alla Sabap da privati cittadini o locali associazioni culturali.
Guidati dallo spirito di promuovere l’importanza della conoscenza e la tutela delle testimonianze sommerse, nonché la diffusione di una rinnovata sensibilità in linea con gli auspici della Convenzione Unesco per la protezione del patrimonio culturale subacqueo, di cui nel 2021 si è celebrato il ventennale della nascita, sono state messe in campo una serie di iniziative volte appunto alla tutela e valorizzazione della risorsa mare:
- stipula di un protocollo d’intesa col Comune di Bacoli per la realizzazione di indagini indirette nell’area del Porto di Misenum, nell’ottica di promuovere e sostenere ricerche, studi e altre attività conoscitive sul patrimonio culturale e per la diffusione della sua conoscenza grazie all’aggiornamento della Carta Archeologica costiera delle evidenze sommerse, destinata ad ottimizzare i processi di catalogazione e gestione del patrimonio culturale e contestuale individuazione di reperti archeologici sommersi di notevole pregio ed a rischio depauperamento, da documentare, studiare e recuperare al patrimonio dello Stato;
- indirizzo alla progettazione con il Comune di Bacoli del riuso di Villa Ferretti e del compendio archeologico della cd. Villa di P. Cornelio Dolabella, volto a valorizzare le strutture conservate lungo le pendici del promontorio, nonché visibili da mare, recuperando la contiguità terra-mare delle evidenze superstiti, e della Villa Comunale a Miseno, dove sono state portate in luce e rese fruibili strutture pertinenti alla cd. villa marittima di Plinio, valorizzando le qualità paesaggistiche di un’area lasciata al completo degrado e all’abbandono, restituendole alla comunità e al pubblico godimento e promuovendo lo sviluppo turistico della zona;
- accordo per la valorizzazione e la fruizione dell’Isola d’Isca, situata in Area Marina Protetta, che mira a promuovere la conoscenza e la tutela del suo patrimonio culturale e ambientale;
- sottoscrizione di una convenzione operativa per progetti di studio e di ricerca concernenti le “Tecnologie Geofisiche e Geoarcheologiche per la documentazione, il monitoraggio e la fruizione del patrimonio culturale marino-costiero” con l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISPC);
- Convenzione con L’univrsità per lo studio e la divulgazione, anche su scala internazionale, dei rinvenimenti lungo la Ripa Puteolana (Altari Nabatei);
- azioni di monitoraggio e costante condivisione dello stato di conservazione dei siti archeologici sommersi nell’area dei Campi Flegrei.
- Rinnovato l’interesse, con forme anche di promozione turistica, per l’archeologia caprese con la condivisione sui social media e sulle reti nazionali, dei rinvenimenti e dei recuperi legati all’allestimento marmoreo di epoca romana della Grotta Azzurra e del carico di ossidiana di un’imbarcazione di epoca preistorica individuata a largo della Grotta Bianca, che andranno ad arricchire le collezioni archeologiche dello Stato.
- Studio e documentazione delle villae maritimae di epoca romana che costellano la costa da Bacoli a Pozzuoli, a Sorrento e Capri.
Ultimo aggiornamento
12 Maggio 2025, 08:33