Soprintendenza ABAP dell'Area Metropolitana di Napoli

SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO PER L'AREA METROPOLITANA DI NAPOLI

Area archeologica di Suessula – Acerra

Suessula è un’antica città della Campania situata a circa due chilometri a ovest della stazione ferroviaria di Cancello, nel territorio oggi occupato dal bosco di Acerra, dove sorge la settecentesca Casina Spinelli.

I primi dati archeologici significativi riguardano una necropoli la cui fase più antica risale al IX sec. a.C., dovuta ad un primo insediamento ad opera degli Ausoni. Intorno al VII-VI secolo il territorio entrò nell’orbita commerciale e culturale etrusca. Nel V sec. a.C. i Sanniti subentrarono agli Etruschi. È in questa fase storica che Suessula acquista i primi caratteri di città: viene dotata di una cinta muraria e di importanti edifici pubblici. Nel IV secolo passò sotto il dominio dei Romani e nel 337 a.C. ebbe la civitas sine suffragio diventando Municipio e governandosi con proprie leggi e propri magistrati. Dopo il disastro di Canne, Suessula rimase fedele a Roma e divenne base strategica per l’assedio di Capua. Nel periodo sillano fu fondata una colonia di veterani. A partire dal V-VI secolo si registrano i primi segni di abbandono dell’area pubblica e nel VII-VIII secolo nel cuore dell’antica città venne costruito un sepolcreto. Nel IX secolo Suessula cadde sotto il dominio dei Longobardi che costruirono sui resti dell’antico teatro un castello. La città nell’880 fu depredata e devastata dai Saraceni, ciò nonostante, continuò a vivere nei secoli successivi. Solo a partire dal XII secolo essa fu definitivamente abbandonata quindi le inondazioni dovute alla mancata manutenzione dei corsi d’acqua, resero l’area paludosa.

Oggi l’area archeologica, nel Comune di Acerra, è di competenza della Soprintendenza dell’area metropolitana di Napoli e coincide con l’antico foro, in parte recintato. Dal 2018 al 2023 sono stati attuati diversi interventi di salvaguardia e valorizzazione: diserbo, restauro delle strutture murarie, scavi e consolidamento pavimentale. In particolare, lo scavo condotto nel 2021 nel settore nord-orientale del foro ha interessato aree già indagate tra il 1999 e il 2018 dall’Università di Salerno (Dispac), portando alla luce edifici, pavimentazioni e una strada basolata. Un ulteriore lotto, attualmente in fase di progettazione, prevede l’ampliamento delle indagini e nuovi restauri.

Ultimo aggiornamento

12 Maggio 2025, 12:25