Villa Favorita – Ercolano
La Real Villa della Favorita, situata sull’antico tratto del Miglio d’Oro è tra le più sontuose ville vesuviane edificate intorno al XVIII secolo.

In origine il terreno dove oggi sorge la villa era di proprietà del Duca Beretta di Simari, fu proprio lui che nel 1762 commissionò a Ferdinando Fuga la realizzazione di una villa. Dopo pochi anni, la residenza e l’ampio giardino furono venduti al principe di Jaci e di Campofiorito. Nel 1768 il principe organizzò un fastoso ricevimento in onore dei Principi reali Ferdinando e Maria Carolina d’Austria, novelli sposi e la neo-regina rimase tanto affascinata dalla villa che affermò che proprio quella residenza ercolanese era la sua preferita. Da qui il nome di Villa Favorita! Alla morte del principe di Aci, nel 1792 la villa entrò nel patrimonio del sovrano. Ferdinando IV, considerata la vicinanza della villa al mare, decise di destinare la villa all’Accademia degli Ufficiali di Marina. Nel 1799 la villa fu restaurata: si rifecero le decorazioni di alcuni interni, Nei lavori di restauro la villa venne ampliata verso il lato sinistro, alterando la simmetria del Fuga e venne costruita, in adiacenza allo scalone laterale, una cappella. Le incisioni del Securo ci forniscono una testimonianza esatta della consistenza della villa e del Parco. Dalla scala partiva un lungo viale che attraversava tutta l’estensione del parco tra siepi di bosso, aiuole fiorite e alberature per giungere al piccolo molo sul mare con due corpi simmetrici, ai quali si accedeva da scale esterne ai lati del cancello: banchina di sosta nell’attesa dell’imbarco. Le aree adiacenti l’edificio erano coltivate a fruttiere ed aranciere disposte a filari regolari. In asse con i due ingressi del palazzo vi erano due passaggi coperti da pergolati attraversati da un altro camminamento e si incrociavano in padiglioni circolari. Vi erano poi ampi spazi coltivati a vigneto con filari paralleli ed altri con schema irregolare.
Nel corso del tempo l’edificio ha subito numerosi interventi “rozzi e maldestri” che ne hanno modificato ambienti e decorazioni. Di particolare rilevanza quelli che hanno alterato l ‘impianto degli appartamenti reali, deturpando i soffitti del salone cinese e dell’attiguo salone reale. L’edificio definito del Fuga conserva ancora oggi al piano terra, quasi intatta, la primitiva distribuzione planimetrica imperniata sulla galleria ellittica, che fungeva anche da gran vestibolo, ed era diviso da due appartamenti disposti simmetricamente rispetto all’asse dell’edificio, con ambienti perfettamente simmetrici, di uguali dimensioni.
Tra le finalità che il piano di valorizzazione si propone c’è certamente il recupero, attraverso operazioni di messa in sicurezza, di consolidamento e di adeguamento funzionale dell’interno complesso di villa Favorita al fine di restituire all’intero compendio gli antichi fasti di cui godeva un tempo. Il complesso si pone inoltre in una posizione strategica nell’asse di collegamento tra i principali attrattori culturali dell’area vesuviana, nonché in posizione strategica rispetto all’asse del miglio d’oro e delle restanti ville vesuviane. La vicinanza, inoltre, ai poli culturali di pregio nel territorio come il Parco Archeologico di Ercolano, La Reggia di Portici e villa Campolieto, la rendono luogo propositivo per possibili convenzioni per mostre ed eventi culturali. Questo le consente, in coerenza con gli indirizzi di pianificazione urbanistica e territoriale di giocare un ruolo fondamentale nella riqualificazione urbana e nella ricomposizione dei rapporti tra i principali ambiti e reti di rilevanza storica e bellezza paesaggistica e di contribuire, così, alla crescita e allo sviluppo turistico-culturale del territorio vesuviano. Anche i caratteri architettonici del complesso, nonché la sua rilevante estensione all’interno del territorio propongono il complesso di villa Favorita a centro culturale suscettibile di molteplici declinazioni.








Ultimo aggiornamento
12 Maggio 2025, 08:33