Archeologia, scoperto a Nola un polo dell’artigianato di epoca medievale
Un quartiere di epoca medievale sta venendo alla luce alla periferia di Nola, nel napoletano.
Data:
21 Agosto 2023
![Archeologia, scoperto a Nola un polo dell’artigianato di epoca medievale](https://sabapmetropolitanana.cultura.gov.it/wp-content/uploads/2023/08/IMG-20230821-WA0008-1.jpg)
Un quartiere di epoca medievale sta venendo alla luce alla periferia di Nola, nel napoletano. La scoperta, annunciata dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, potrebbe riscrivere la storia del primo Medioevo nolano con la scoperta di sepolture databili tra il VI e il VII secolo.
I numerosi frammenti di ceramica rinvenuti testimoniano la frequentazione dell’area fino ai secoli XII-XIII, quando fu allestito un vero e proprio quartiere dell’artigianato, con l’impianto di calcare per la trasformazione in calce di elementi architettonici e sculture composte da marmo e calcare. Una di queste ha restituito la statua di un togato di età romana, priva della testa, rotta in due al centro, ma ricomponibile.
“Nola è un territorio di grande interesse in Campania, insieme a Cuma e Capua, che impegna un ampio arco temporale – spiega Mariano Nuzzo, soprintendente Belle Arti per l’area Metropolitana di Napoli – Gli importanti rinvenimenti recenti, riconducibili al primo Medioevo, ne sono testimonianza.
Le ricerche, attualmente in corso, vedono la Soprintendenza impegnata in prima linea nella tutela attiva e tempestiva di nuovi rinvenimenti archeologici e sepolture che vanno dal VI al VII secolo d.C.”.
![](https://i2.wp.com/sabapmetropolitanana.cultura.gov.it/wp-content/uploads/2023/08/IMG-20230821-WA0007-2-461x1024.webp?ssl=1)
![](https://i0.wp.com/sabapmetropolitanana.cultura.gov.it/wp-content/uploads/2023/08/IMG-20230821-WA0008-1-1024x768.webp?ssl=1)
![](https://i0.wp.com/sabapmetropolitanana.cultura.gov.it/wp-content/uploads/2023/08/IMG-20230821-WA0009-1-768x1024.webp?ssl=1)
![](https://i1.wp.com/sabapmetropolitanana.cultura.gov.it/wp-content/uploads/2023/08/IMG-20230821-WA0006-1-591x1024.webp?ssl=1)
Il territorio era abitato, oltre che da quelli che un tempo erano Romani, anche da genti di origine germanica, giunti con le cosiddette “invasioni barbariche”, e di provenienza greco-orientale, per la presenza del Ducato di Napoli connesso all’Impero Romano d’Oriente o bizantino.
La scoperta è avvenuta nel corso di indagini preventive nell’area di realizzazione di un edificio, potrebbe aiutare a ricostruire la storia della città fondata nell’VIII secolo a.C.Nola attraversa tutti i secoli del mondo antico ricoprendo un ruolo di rilievo nella regione.
Per raccontare i secoli più antichi della sua storia, l’archeologia può contare sulle centinaia di vasi di produzione locale o importati dalla Grecia, che fin dal ‘700 vengono alla luce dalle sue necropoli. I resti di un grande anfiteatro e di un teatro, le numerose residenze urbane ed extraurbane, alcuni mausolei funerari e le strade basolate sono il segno dello splendore dell’età romana.
Per i secoli successivi al V e dopo le devastazioni dei barbari, sembra essere calato il buio sulla città, a vantaggio del piccolo agglomerato di Cimitile, sorto intorno al santuario del martire cristiano Felice.
La Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli proseguirà le indagini fino a coprire l’intera area.
Ultimo aggiornamento
31 Agosto 2023, 15:08