Campagna di indagini diagnostiche sui dipinti della Cattedrale di Pozzuoli
Campagna di indagini diagnostiche non invasive dei dipinti del coro della Cattedrale di Pozzuoli tramite l'analisi multispettrale per imaging. Progetto di ricerca nato dalla collaborazione scientifica tra la Soprintendenza ABAP per l’area Metropolitana di Napoli, il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e la Diocesi di Pozzuoli.
Data:
24 Febbraio 2023
Pozzuoli – Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli
E’ in corso presso la Cattedrale di San Procolo e l’annesso Museo diocesano di Pozzuoli una interessante campagna di indagini diagnostiche sui dipinti che decorano il coro della Cattedrale, unico spazio dell’edificio sacro ancora leggibile nella sua straordinaria veste barocca.
Il progetto di ricerca è stato messo a punto grazie all’accordo di collaborazione scientifica tra la Soprintendenza ABAP per l’area Metropolitana di Napoli, il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e la Diocesi di Pozzuoli e prevede l’impiego di strumentazione d’avanguardia mediante cui sarà possibile analizzare in maniera non distruttiva e non invasiva aspetti chimico materici delle opere d’arte, nonché le alterazioni che i materiali hanno subito nel corso del tempo.
L’accordo di attività proposto dalla Soprintendenza e condiviso da Università e Diocesi interessa il corredo pittorico della Cattedrale di San Procolo in Pozzuoli, contesto estremamente significativo nel documentare il panorama della pittura sviluppatasi a Napoli nel secondo quarto del XVII secolo. Il Vescovo di Pozzuoli Martín de León y Cárdenas nel maggio 1632 diede inizio a lavori di ristrutturazione dell’edificio religioso e nel giro di pochi anni trasformò la Cattedrale in un opulento contenitore barocco coinvolgendo rinomati artisti tra cui Artemisia Gentileschi, Massimo Stanzione, Giovanni Lanfranco, Cesare e Francesco Fracanzano, Jusepe de Ribera, Paolo Finoglio e Agostino Beltrano.
L’équipe del Dipartimento di Matematica e Fisica, affiancata dai funzionari della Soprintendenza, sta conducendo indagini multispettrali per imaging (rilievo in luce visibile, rilievo in fluorescenza ultravioletta, rilievo in riflettografia infrarossa e ultravioletta, rilievo in luminescenza ultravioletta indotta) nonché indagini diagnostiche di fluorescenza a raggi X (XRF). L’analisi fisico-chimica dei dati ottenuti, rapportata ai dati storico artistici e di restauro, consentirà di tracciare convergenze e divergenze nella prassi operativa dei pittori impegnati nel cantiere puteolano e di caratterizzare i materiali costitutivi delle opere al fine di valutare possibili interventi conservativi. Tra i dipinti oggetto d’indagine si annoverano:
Artemisia Gentileschi, Adorazione dei Magi, olio su tela;
Artemisia Gentileschi, San Gennaro nell’Anfiteatro di Pozzuoli, olio su tela;
Artemisia Gentileschi, I Santi Procolo e Nicea, olio su tela;
Massimo Stanzione, San Patroba predica ai fedeli di Pozzuoli, olio su tela;
Jusepe de Ribera, Sant’Ignazio di Loyola e San Francesco Saverio, olio su tela;
Giovanni Lanfranco, L’arrivo di San Paolo a Pozzuoli, olio su tela;
Agostino Beltrano Il miracolo di Sant’Alessandro, olio su tela;
Cesare Fracanzano, Lettera di San Paolo a Filemone, olio su tela;
Paolo Finoglio, San Pietro consacra San Celso Vescovo di Pozzuoli, olio su tela.
La Diocesi di Pozzuoli da sempre attivamente impegnata nella valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico, anche attraverso progetto Puteoli Sacra, ha immediatamente colto la valenza culturale del progetto quale occasione per dimostrare ancora una volta come l’arte possa essere fonte di ispirazione di nuova conoscenza. Le novità emerse dalla campagna d’indagini saranno in seguito illustrate al pubblico offrendo un’occasione di approfondimento sui Tesori della Cattedrale di Pozzuoli.
Ultimo aggiornamento
16 Marzo 2023, 13:02