Massimo Stanzione, la Presentazione della Vergine al Tempio in esposizione al Palazzo Reale dal 19 dicembre 2024

Massimo Stanzione, la Presentazione della Vergine al Tempio nella chiesa dell’Annunziata di Giugliano in Campania Restauro e riscoperta di un’opera degli esordi.

Data:
16 Dicembre 2024

Massimo Stanzione, la Presentazione della Vergine al Tempio in esposizione al Palazzo Reale dal 19 dicembre 2024

Massimo Stanzione, la Presentazione della Vergine al Tempio nella chiesa dell’Annunziata di Giugliano in Campania
Restauro e riscoperta di un’opera degli esordi.

Il 19 dicembre, alle ore 16:00, presso la Sala Carbonara del Palazzo Reale di Napoli, si è tenuta la presentata al pubblico della tela raffigurante la Presentazione della Vergine al Tempio di Massimo Stanzione.  Il dipinto, datato al 1618 e originariamente parte del ciclo decorativo del soffitto ligneo della chiesa dell’Annunziata di Giugliano in Campania, torna visibile dopo un complesso restauro sostenuto dal Ministero della Cultura, grazie ai fondi della programmazione triennale dei Lavori Pubblici 2022-2024.

L’evento ha rappresentato un momento di grande rilevanza per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico del territorio. La tela sarà esposta negli spazi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli in occasione delle giornate di valorizzazione del 21, 22 e 28 dicembre, offrendo al pubblico l’opportunità unica di ammirare l’opera restaurata prima del suo ritorno nella sede originaria presso la chiesa dell’Annunziata di Giugliano in Campania.

La Presentazione della Vergine al Tempio, uno dei primi incarichi pubblici di Stanzione, testimonia il legame privilegiato tra l’artista e il territorio di Giugliano. La tela, parte di un ciclo pittorico dedicato alla vita della Vergine che vide coinvolti anche gli artisti Giovan Vincenzo Forlì e Giovan Antonio D’Amato, si distingue per la raffinatezza compositiva e l’intensità narrativa che riflettono le influenze della tarda Miniera napoletana e del Naturalismo caravaggesco. Rimossa dalla chiesa nel 2001 per motivi conservativi, l’opera era rimasta nei depositi della Soprintendenza, in attesa di interventi conservativi.

Il restauro ha permesso di risolvere complesse criticità conservative, restituendo all’opera la sua forza narrativa nonostante le lacune nel tessuto pittorico. La campagna di indagini diagnostiche, condotta parallelamente al restauro, non solo ha supportato e guidato le scelte tecniche dell’intervento, ma ha anche rivelato dettagli inediti sulla tecnica esecutiva e sui materiali impiegati dall’artista, arricchendo ulteriormente la comprensione del capolavoro.

L’esposizione temporanea, ospitata negli spazi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, offre al pubblico un’occasione unica per riflettere sul valore della tutela e della valorizzazione del patrimonio artistico. Questo progetto, frutto di una sinergia virtuosa tra ricerca scientifica, restauro e divulgazione, celebra non solo il genio di Massimo Stanzione, ma anche il patrimonio artistico e identitario del territorio metropolitano di Napoli.

Mariano Nuzzo, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, ha dichiarato: “La Presentazione della Vergine al Tempio rappresenta un capitolo straordinario della pittura napoletana del Seicento e un esempio paradigmatico di come la sinergia tra ricerca, tecnica e passione possa restituire vita a un’opera d’arte. Questo progetto riafferma la centralità della tutela come missione culturale e civile, offrendo al pubblico l’opportunità di riscoprire un grande maestro del passato e un legame profondo tra arte, territorio e comunità.”

Programma della conferenza stampa

Sono intervenuti:

  • Mariano Nuzzo, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli;
  • Mons. Ernesto Rascato, Delegato Beni culturali della Diocesi di Aversa;
  • Don Luigi Pugliese, Rettore della chiesa dell’Annunziata di Giugliano in Campania;
  • Riccardo Lattuada, Professoredi Storia dell’Arte moderna, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli;
  • Marianna Merolle, Funzionario Storico dell’arte, Soprintendenza ABAP per l’Area Metropolitana di Napoli;
  • Palma Recchia, Funzionario Restauratore, Soprintendenza ABAP per l’Area Metropolitana di Napoli;
  • Carlo Sabbarese, Professore di Fisica Nucleare Applicata, Referente del gruppo di ricerca di Diagnostica per i Beni culturali, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli;
  • Claudio Falcucci, Studio MIDA-Metodologie d’Indagine per la Diagnostica Artistica.

L’esposizione del dipinto è arricchita da un apparato didattico che introduce il visitatore all’analisi storico-artistico dell’opera e illustra le fasi d’intervento e le indagini diagnostiche sul dipinto. Il catalogo realizzato a corredo dell’iniziativa approfondisce la storia dell’opera, il suo valore artistico e le metodologie adottate per il suo recupero, offrendo una visione completa del progetto.

Ultimo aggiornamento

20 Dicembre 2024, 11:51