Messa in sicurezza del fronte mare di Villa Ferretti a Bacoli
Le ricerche archeologiche in corso a Bacoli sotto il controllo scientifico della Soprintendenza ABAP di Napoli Area Metropolitana, sono state rese possibili da opportunità legate agli interventi di archeologia preventiva alle opere di messa in sicurezza del fronte mare di Villa Ferretti.
Data:
13 Marzo 2023
Le ricerche archeologiche in corso a Bacoli sotto il controllo scientifico della Soprintendenza ABAP di Napoli Area Metropolitana, sono state rese possibili da opportunità legate agli interventi di archeologia preventiva alle opere di messa in sicurezza del fronte mare di Villa Ferretti.
L’intervento si concentra nell’area attualmente afferente a Villa Ferretti, in via Lucullo, e nel fronte mare ad essa antistante.
Villa Ferretti
Si tratta di una villa costruita a fine ‘800 da armatori di origine genovese, dotata di un ampio giardino di 12 mila mq ed una spiaggia privata. La villa fu poi acquistata negli anni ’90 del secolo scorso dal boss Costigliola e confiscata nel 1997 come bene della camorra. Nel 2003 l’Agenzia del Demanio ha disposto il trasferimento del complesso al Comune di Bacoli che, grazie a fondi europei, ha deciso di farne un parco pubblico.
Sistemazione e recupero di Villa Ferrretti
Già nel 2015, nell’ambito dei lavori per la valorizzazione del sito e la realizzazione di nuove opere all’interno del parco di Villa Ferretti sono state condotte indagini preliminari ad interventi di sistemazione e recupero del parco della villa.
Tali interventi hanno permesso di rilevare, lungo tutto il pendio occidentale del parco, strutture in opus reticulatum, già note dalla cartografia ottocentesca e da incisioni antiche, pertinenti ad un edificio di rilevanti dimensioni, disposto su più terrazze sovrapposte, su un dislivello di oltre 20 m.
Allo scopo di dissipare l’energia del moto ondoso e mitigare i danni causati dalle mareggiate, sulla base di uno studio specialistico meteomarino, la soluzione progettuale ha previsto una struttura di difesa costiera soffolta.
Indagini archeologiche
E’ stata prevista una campagna di acquisizione dati batimetrici (MultiBeam) e stratigrafici (Sub Bottom Profiler) integrati con un rilievo tridimensionale con ausilio di SAPR (sistema aeromobile a pilotaggio remoto) e Laser Scanner su uno specchio d’acqua compreso tra la linea di riva e l’area interessata dall’opera di progetto, per una superficie totale di 52.000 mq.
A partire dalla linea di riva, le ortofoto e le riprese con drone hanno permesso di individuare un vasto complesso di strutture murarie per un fronte lineare di 120 m, compreso tra la spiaggetta a SE e il pontile posto a W di Villa Ferretti.
L’obiettivo delle acquisizioni è stato la determinazione delle batimetriche e la definizione di sezioni stratigrafiche propedeutiche alle indagini archeologiche preventive e alla successiva posa della scogliera a protezione del fronte mare della villa.
L’indagine diretta mediante sorbonatura profonda e sondaggi archeologici subacquei mirati, ha portato all’individuazione di una struttura, già nota ma non sufficientemente documentata, pertinente ad un presunto molo di epoca romana e alla scoperta di una serie di strutture con creste che si attestano su quote medie di circa -3,40 m slm e piani pavimentali alla quota di -4,50 m circa slm.
Sulla base delle evidenze emerse, che hanno determinato tra l’altro la richiesta da parte dell’Ufficio Tutela di varianti progettuali rispetto alle dimensioni e al posizionamento della barriera soffolta, è possibile ipotizzare la presenza di una serie di ambienti, relativi verosimilmente alla villa marittima che digradava verso il mare, di cui si conservano i resti sul promontorio del parco di Villa Ferretti e nell’area ad essa antistante, a circa 110 m dalla linea di costa attuale, e che dovevano rappresentare l’estrema propaggine di questo gande complesso monumentale verso il mare.
Ultimo aggiornamento
3 Aprile 2023, 19:46