Soprintendenza ABAP dell'Area Metropolitana di Napoli

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Chiesa di Santa Lucia – Forio d’Ischia

La Chiesa di S. Lucia è una piccola costruzione del Seicento, che secondo quanto racconta D’Ascia, nella sua enciclopedica “Storia dell’isola d’Ischia” (1867), era in origine una stalla da buoi di proprietà di un tale di casa D’Ambra, il quale, in seguito ad un incidente ad un occhio, invocò l’intervento di Santa Lucia, protettrice dei ciechi e, vista l’intercessione miracolosa, decise di edificare la chiesa, intitolandola alla religiosa.

Fondata nel 1646 fu completamente distrutta dal terremoto del 1883 e successivamente ricostruita in forme semplici: la pianta è a croce latina ad una sola navata, con la crociera dalla parte dell’ingresso e l’abside semicircolare. Il prospetto è tripartito e presenta nella parte centrale una semplice configurazione a capanna; le parti laterali, più alte, per forma e dimensioni sono configurate come due campanili. Si tratta in realtà di un solo gioco di facciata anche se alla sommità del terminale ovest sono comunque collocate le campane.

L’unica opera d’arte che si salvò dal sisma del 1883 fu l’altare maggiore in marmi policromi del XVIII secolo, il quale presenta un paliotto decorato con al centro un bassorilievo ovale raffigurante Santa Lucia. Nella cappella ad est è collocata una statua lignea rappresentante l’Addolorata; un dipinto della Madonna con Santa Lucia della seconda metà del 700 è presente nell’abside.
A seguito del terremoto del 21 agosto 2017 la Chiesa di S. Lucia è stata inserita nel programma di interventi per la messa in sicurezza dei beni culturali. È stato di conseguenza eseguito un intervento di messa in sicurezza della vela campanaria. L’obiettivo generale dell’intervento in corso di esecuzione, finanziato dall’ Ordinanza n. 15 del 14.01.2021 del Commissario Straordinario per la ricostruzione dei territori dell’Isola d’Ischia e realizzato sotto la tutela della Soprintendenza, è finalizzato al consolidamento, al miglioramento sismico e all’adeguamento funzionale della fabbrica.


Sulla scorta dei danni, presenti e potenziali, descritti nella scheda di rilevazione del danno e osservati durante i sopralluoghi, nonché alla luce delle indagini eseguite, gli interventi strutturali concepiti, e in corso di esecuzione, sono finalizzati a:

  1. Riduzione della vulnerabilità della fabbrica nei riguardi del ribaltamento della facciata;
  2. Riparazione delle lesioni presenti lungo le murature principali;
  3. Sostituzione delle travi in legno degradate dei piccoli solai intermedi.
    È stato infine possibile prevedere un intervento generale di manutenzione e restauro delle finiture di facciata e delle coperture.

Ultimo aggiornamento

12 Maggio 2025, 10:47