Chiesa di Sant’Antonio da Padova – Portici
La Chiesa di Sant’Antonio da Padova a Portici è stata interessata da un intervento di restauro e risanamento conservativo delle facciate esterne.
L’intervento, in linea con gli obiettivi del PNRR ed in particolare con la “Misura 2: Recovery Art Conservation Project e sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio FEC” è finalizzato al restauro e al risanamento conservativo delle facciate esterne. ln particolar modo, facciata, portale, basamento e portone principale, risultano essere interessati da fenomeni di degrado. L’intervento ha riguardato in particolare il consolidamento degli intonaci esistenti, il rifacimento di quelli mancanti, l’eliminazione della vegetazione infestante, il restauro delle modanature e cornici, la pulitura del portale e del basamento, il restauro del portone in legno, la revisione degli abachini in ardesia con sostituzione eventuale.
L’edificazione del complesso del Convento e della Chiesa di Sant’Antonio da Padova a Portici, reca in un documento papale l’ufficialità della sua nascita, datata 11 marzo 1337. È noto che l’intero complesso venne inizialmente dedicato al culto di San Francesco fino al 1738 quando, per volontà di Re Carlo di Borbone, venne dedicato al culto di Sant’Antonio da Padova. La Chiesa e il Convento subirono danni ingenti a seguito dell’eruzione vulcanica del Vesuvio il 4 aprile 1906 ma, nel giro di tre anni, le opere di rinnovamento furono portate a termine e venne consacrato l’edificio nel 1 909. Nel 2017 a causa della presenza di insetti xilofagi la volta incannucciata posta a copertura della zona presbiteriale è crollata, portando con sé parte dell’affresco presente.
La Chiesa di Sant’Antonio da Padova a Portici (NA), parte integrante del vasto complesso conventuale dell’ordine dei Frati Minori, è situata in via Università, a poca distanza dal Sito Reale di Portici. L’accesso si trova ad un livello superiore rispetto alla quota stradale e si collega ad essa tramite un’ampia gradinata a pianta ellittica rivestita in pietra lavica, lo stesso materiale utilizzato nel basamento della struttura. La facciata della Chiesa, tripartita da lesene e caratterizzata da stucchi barocchi, riprende la configurazione presente al suo interno. Le principali aperture sono rappresentate dal portale e da tre grandi finestre, due delle quali si trovano ai lati della fascia inferiore e una centrale presente nella fascia superiore. Inoltre, dalla facciata si possono intravedere le due cupole con lanternino, sostenute su tamburi finestrati, che coprono le due cappelle laterali a pianta quadrata. Il prospetto contiguo alla facciata della Chiesa appartenente al Convento, non presenta elementi decorativi in stucco ed eccezione del cornicione sommitale e presenta, invece, nella fascia inferiore un intonaco a bugne di fattura presumibilmente più recente. È caratterizzato dalla presenza di tre aperture nella fascia inferiore, a garantire l’accesso agli ambienti interni, e da quattro aperture, di cui una ad arco, nella fascia superiore.
L’interno della Chiesa, come preannunciato dalla facciata, è costituito da un’aula rettangolare con due cappelle laterali all’ingresso; la navata è definita da pareti scandite da una serie di lesene sormontate da una trabeazione, tra le quali gli intercolumni sono occupati da riquadri delimitati da listelli dorati. Il soffitto della navata è piano e ligneo, arricchito da una tela raffigurante la “Gloria di San Francesco e Sant’Antonio”. Le cappelle laterali hanno pianta rettangolare e sono divise in tre campate.
Ultimo aggiornamento
9 Maggio 2025, 09:04