Indagini geo-archeologiche sulle foci del Lago Fusaro

Nell’ambito degli interventi previsti nel Grande Progetto di “Risanamento ambientale e valorizzazione dei laghi dei Campi Flegrei” (POR Campania FESR 2007-2013), è stata avviata una campagna di indagini geo-archeologiche sulle foci del lago Fusaro.

Data:
13 Marzo 2023

Indagini geo-archeologiche sulle foci del Lago Fusaro

Nell’ambito degli interventi previsti nel Grande Progetto di “Risanamento ambientale e valorizzazione dei laghi dei Campi Flegrei” (POR Campania FESR 2007-2013), è stata avviata una campagna di indagini geo-archeologiche sulle foci del lago Fusaro.

I carotaggi, eseguiti presso queste due foci nel mese di novembre 2020, raggiungendo una profondità di 12 m, hanno riportato solo livelli di sabbia fine, rimaneggiata per il primo metro e in giacitura naturale per i restanti 11 m, senza intercettare gli strati delle eruzioni di Agnano-Monte Spina e Astroni della fase C del comprensorio flegreo.

La lettura archeologica dei sondaggi ha evidenziato la totale assenza di piani d’uso o paleosuoli antropizzati e la mancanza generale di materiale di interesse storico-archeologico, non restituendo alcuna traccia di tipo sporadico o stanziale.

Pertanto gli esiti dei sondaggi sembrano confermare il dato relativo alla modifica della linea di costa, verosimilmente per fenomeni di subsidenza, associati forse ad afflusso di detriti dai fiumi a nord della Campania, in base ai quali si formò il cordone dunale, che chiude il lato ovest del bacino lacustre dividendolo dal mare, a metà del I d.C. circa.

Per quanto riguarda la prospezione subacquea richiesta dalla Soprintendenza in occasione dei lavori del Grande Progetto, sono state indagate le secche 1 e 2 (con il termine secca vengono indicati quegli elementi leggermente affioranti sul livello del mare), in corrispondenza dell’area antistante il cd. Antro di Cerbero, con tracce di antropizzazione e di semi-affioramento in epoca antica, grazie alla presenza di balani. Senza dilungarsi sui dati di scavo, attualmente in corso di studio, l’indagine ha avuto il merito di individuare il probabile livello della linea di costa antica in epoca romana.

Infine, nell’ambito delle indagini preventive imposte dalla Soprintendenza in occasione dei lavori di consolidamento e protezione della fondazione dei muri di sponda della foce romana, è stata avviata nel dicembre 2020 una campagna di n. 5 saggi archeologici, posizionati lungo la sponda meridionale del canale, alcuni dei quali hanno restituito un transetto di muri in blocchi di tufo e avanzi di pilastro rettangolari. Le strutture, benché non coeve, sembrano successive alla fase di abbandono di Villa Vatia.

Ultimo aggiornamento

14 Marzo 2023, 10:45